L’acqua e la fabbrica, la storia della nascita, dello sviluppo e poi del declino delle prime industrie in Val di Susa e Val Sangone.

Un lavoro imponente che è stato scritto a cinque mani, quelle di Elisa Bevilacqua, Paola Camolli, Dario Fracchia, Ferruccio Marengo e ovviamente Luigi Cantore che ne è anche il regista. Una produzione Valsusa FilmFestival in collaborazione con l’associazione culturale MoonLive e con il patrocinio dei Comuni di Sant’Ambrogio e Coazze e dell’Unione Montana Valle Susa.

Un docufilm le cui riprese sono iniziate a fine marzo ed hanno coinvolto due storici opifici come la Cartiera Sertorio di Coazze ed il Maglificio Bosio di Sant’Ambrogio oltre a località montane di confine tra le valli come il Col Bione e il Folatone dove le comunità si incontravano e dove nascevano anche gli amori.

Moncenisio sottosopra, un documentario dell’Associazione Culturale Moonlive con regia di Luigi Cantore dedicato al valico alpino che separa le Alpi Cozie dalle Alpi Graie, luogo fra terra e cielo, magico insieme di incanto, cornice di maestose montagne che come eterne divinità dall’alto delle loro cime, abbassano lo sguardo e si specchiano in un azzurro lago dagli infiniti toni di colore che muta d’aspetto con il clima e le stagioni.
Nel 2016, come avviene ogni 20 anni, il lago è stato svuotato completamente per la manutenzione straordinaria e Luigi Cantore ha o avuto la fortuna, insieme ad altre persone, di camminare sul terreno del fondale, calpestando quel regno ricco di storia. Ha chiuso gli occhi e con balzi temporali ha percorso le varie epoche che vengono raccontate in questo documentario.