GREEN BOOK
– MARTEDI 26/03 | ORE 21:15
– GIOVEDI 28/03 | ORE 17:30

Green Book è un film di genere drammatico, commedia del 2018, diretto da Peter Farrelly, con Viggo Mortensen e Mahershala Ali. Durata 130 minuti. Distribuito da Eagle Pictures.

Green Book, il film diretto daPeter Farrelly, racconta del buttafuori Tony Lip(Viggo Mortensen), un italoamericano con un’educazione piuttosto sommaria che nel 1962 venne assunto come autista da Don Shirley (Mahershala Ali), uno dei pianisti jazz più famosi al mondo. Lo scopo? Guidarlo da New York fino agli stati del Sud, in posti dove i diritti civili degli afroamericani sono ben lontani dall’essere legittimamente acquisiti.

Shirley si affida per il viaggio al libro Negro Motorist Green Book: una mappa di motel, ristoranti e pompe di benzina in cui anche gli afroamericani sono ben accolti. Dovendosi confrontare con il razzismo ma anche l’umanità delle persone che incontrano, Lip e Shirley impareranno prima di tutto a conoscersi e rispettarsi a vicenda.

Valutazione Pastorale

Dopo aver fatto ridere l’America con commedie sopra le righe, firmate insieme al fratello Bobby, Peter Farrelly dà una svolta alla sua carriera da regista portando sullo schermo la storia vera di Tony Lip, ovvero Frank Anthony Vallelonga, italo-americano che negli Sessanta lavorò nell’ambiente dei nightclub di New York, tra artisti e malavitosi. Dal libro di memorie “Green Book” è stato dunque tratto un film con lo stesso titolo che vede come interprete Viggo Mortensen nei panni di Tony e il premio Oscar Mahershala Ali in quelli del musicista afroamericano Don Shirley. Sullo sfondo dell’America di inizio anni ’60, Farrelly costruisce un road movie con due figure all’inizio molto distanti tra loro, che però lungo il cammino trovano spazio di incontro e dialogo, persino le sfumature dell’amicizia. Tema centrale è la discriminazione nei confronti degli afroamericani presente in quegli anni in molti Stati americani. Un film dallo stile fluido e incalzante, corredato da un’ambientazione d’epoca e musiche ben riuscite. Attraverso i dialoghi tra i due protagonisti emerge in particolare tutta la complessità della questione razziale. Non mancano di certo segnali di speranza; l’idea che qualcosa di lì a breve possa cambiare. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.