BLACKkKLANSMAN
– MARTEDI 29/01 | ORE 21:15
– GIOVEDI 31/01 | ORE 17:30
BlacKkKlansman è un film di genere biografico, commedia, drammatico, thriller del 2018, diretto da Spike Lee, con John David Washington e Adam Driver. Durata 128 minuti. Distribuito da Universal Pictures Italia.
BlacKkKlansman, il film diretto da Spike Lee, si svolge all’inizio degli anni 70. E’ un periodo di grandi sconvolgimenti sociali mentre negli Stati Uniti infuria la lotta per i diritti civili. Ron Stallworth (John David Washington) è il primo detective afroamericano del dipartimento di polizia di Colorado Springs, ma il suo arrivo è accolto con scetticismo ed ostilità dai membri di tutte le sezioni del dipartimento. Imperterrito, Stallworth decide di farsi un nome e di fare la differenza nella sua comunità. Si imbarca quindi in una missione molto pericolosa: infiltrarsi nel Ku Klux Klan ed esporne i crimini.
Fingendosi un estremista razzista, Stallworth contatta il gruppo e presto penetra all’interno della sua cerchia più ristretta. Coltiva anche una relazione con il Gran Maestro del Klan, David Duke (Topher Grace), che elogia l’impegno di Ron ai fini del progresso dell’America Bianca. Man mano che l’indagine sotto copertura procede, diventando sempre più complessa, il collega di Stallworth, Flip Zimmerman (Adam Driver), partecipa insieme a Ron agli incontri privati con membri del gruppo razzista, vendendo così a conoscenza dei dettagli di un complotto mortale. Stallworth e Zimmerman fanno squadra e uniscono gli sforzi per riuscire a distruggere l’organizzazione il cui vero obiettivo è modificare la propria retorica violenta per ottenere il consenso della massa.
Valutazione Pastorale
Al 71° Festival di Cannes (2018) il film ha ricevuto il Grand Prix speciale della giuria. Meritato, bisogna dire, perché si tratta di uno degli esiti più proficui e fecondi della più recente stagione di attività del regista americano. È forse superfluo ricordare che Spike Lee, con una carriera ormai trentennale alle spalle, ha fin dall’inizio fatto della questione razziale, la battaglia neri-bianchi, il filo conduttore del suo cinema. Fortemente convinto che negli Stati Uniti sia da sempre prevalente un atteggiamento di sostanziale immobilismo della società fatto di pregiudizi e di chiusure, e che per cambiare qualcosa si debba rischiare in modo forte e provocatorio, Lee attraverso gli anni ha gettato uno sguardo spesso impietoso su città, luoghi, ambienti dove le occasioni di contrasto e tensione si manifestavano con maggiore intensità. Come in questo caso, che riporta alla ribalta un episodio autentico, emblema di come gli USA amassero scherzare con il fuoco, e far precipitare nella violenza e nel sangue situazioni nate con intenzioni del tutto opposte. Il gesto di Ron, poliziotto infiltrato – e per la scelta fatta, diventato una mina vagante, una miccia pronta a esplodere -, mette a nudo fino in fondo l’impossibilità di dare spazio alla ragione e di lasciare campo aperto a eccessi e virulenze. Su questa materia, come sempre delicatissima, Spike Lee lavora costruendo un copione di forte capacità introspettiva, che fotografa con esattezza e scrupolo l’America degli anni ’70, con il contorno di modi, stili, parole e musiche. La sceneggiatura, calibrata con esattezza, tiene l’azione in bilico fino alla fine, costruendo un robusto mix di suspense, tensione e incertezza. A prevalere alla fine è la volontà del regista di dirci che esiste un’America impossibilitata a cambiare, dove certe classi restano minoranza e i mutamenti non sono destinati ad avvenire tanto presto. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e da affidare ai dibattiti.
– MARTEDI 29/01 | ORE 21:15
– GIOVEDI 31/01 | ORE 17:30