BORSELLINO
MARTEDI 16/01 ORE 20.30
Progetto “Specchi di Mafia: riflessioni nella quotidianità
Come noto, la Regione Piemonte ha istituito la “Giornata regionale della gratitudine alle forze dell’ordine per il contrasto alle mafie”, da celebrarsi ogni anno il 16 gennaio.
Per l’anno 2024 la Regione Piemonte intende sostenere gli eventi volti a esprimere riconoscenza al lavoro quotidianamente svolto dalle forze dell’ordine e valorizzare il coraggio e la dedizione espressi nell’esercizio delle loro funzioni.
Il Comune di Giaveno ha partecipato al bando della Regione Piemonte presentando il progetto denominato “Specchio di Mafia: riflessioni nella quotidianità” ottenendo un finanziamento per la realizzazione di alcune azioni.
Nell’ambito delle iniziative è previsto lo spettacolo gratuito “Borsellino” proposto dalla Compagnia “Teatro Bresci”.
Lo spettacolo “Borsellino” vuole essere un momento di riflessione attraverso il racconto della storia di vita del magistrato Paolo Borsellino. Il racconto della storia di un uomo tutto d’un pezzo che non ha mai accettato compromessi e che con coraggio ha compiuto fino in fondo il suo dovere di “persona di giustizia”.
Il giudice Paolo Borsellino, assassinato da cosa nostra assieme a cinque agenti della sua scorta nella strage di via d’Amelio, è considerato uno dei personaggi più importanti e prestigiosi nella lotta contro la mafa, insieme al collega ed amico Giovanni Falcone.
Sono passati 25 anni da quel maledetto 19 luglio, giorno della strage. Con lo spettacolo si vuole raccontare la vita del magistrato Borsellino attraverso la descrizione dell’uomo Paolo, un uomo tutto d’un pezzo, un uomo che non accetta compromessi, un uomo dal forte rigore morale, un uomo semplice diventato eroe, il cui lavoro però non è ancora fnito.
Dopo la morte dell’amico e collega Giovanni Falcone, il coraggio è ciò che spinge, nonostante la paura, il giudice Paolo Borsellino a compiere fno in fondo il proprio dovere. Di magistrato e di uomo, perché pubblico e privato si contaminano sempre nella sua vita: i pensieri del giudice si rispecchiano in quelli dell’uomo e viceversa.
E’ una storia di parole, fatti, speranze, delusioni, numeri.
Numeri che raccontano i kg di tritolo.
Numeri che raccontano i mafosi condannati.
Numeri che raccontano gli amici persi.
Numeri che sono grandi o piccoli, ma sempre importanti.
E’ una storia fatta di parole e suoni, musiche e immagini.
Per continuare a lottare.
MARTEDI 16/01 ORE 20.30