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Comandante è un film di genere drammatico, storico, guerra del 2023, diretto da Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino e Massimiliano Rossi. Durata 120 minuti. Distribuito da 01 Distribution.

Comandante, il film diretto da Edoardo De Angelis, è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e vede protagonista Salvatore Todaro (Pierfrancesco Favino), che comanda il sommergibile Cappellini della Regia Marina.
Il Comandante applica metodi fuori dalla norma, la prua è rinforzata in acciaio, colpi di cannone vengono sparati in emersione per affrontare faccia a faccia il nemico e l’equipaggio è armato di pugnale sempre pronto a combattere corpo a corpo.
Nell’ottobre del 1940, mentre naviga in Atlantico in piena notte, viene bombardato da un mercantile belga, il Kabalo. Todaro contrattacca il mercantile che viaggiava a luci spente e l’equipaggio nemico finisce in mare. A questo punto, il Comandante decide di compiere un gesto eroico, soccorre i 26 soldati belgi finiti in acqua e destinati a una morte certa. Per farlo deve navigare in immersione rischiando di farsi vedere dal nemico.
Rischiando la vita, riesce a sbarcare nella baia di Santa Maria delle Azzorre e mettere in salvo tutti. Quando il capitano del Kabalo gli chiede perché si sia esposto a un tale rischio, il Comandante Todaro ha dato una risposta che è entrata nella storia: “Perché noi siamo italiani”.

C’è ancora domani è un film di genere drammatico del 2023, diretto da Paola Cortellesi, con Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea. Durata 118 minuti. Distribuito da Vision Distribution.

https://www.youtube.com/watch?v=dD8ru7mFXuo

C’è ancora domani, film diretto da Paola Cortellesi e sua opera prima, è ambientato nella seconda metà degli anni ’40 a Roma e racconta la storia di Delia (Paola Cortellesi), sposata con Ivano (Valerio Mastandrea), da cui ha avuto tre figli. La donna riveste esclusivamente i ruoli di moglie e madre e tanto basta per definirla.
La Capitale è divisa in due: da una parte c’è la spinta positiva, data dalla Liberazione; dall’altra, invece, la miseria che la guerra si è lasciata alle spalle. Ivano è il capofamiglia, nonché capo supremo e padrone, che lavora duramente per portare qualche soldo a casa. Non perde mai l’occasione per sottolineare la cosa, talvolta con un tono sprezzante e altre volte affermandolo direttamente tramite l’uso della cinghia. L’unica persona per cui nutre rispetto è quella canaglia di suo padre, noto come il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un anziano rancoroso e spesso tirannico, di cui Delia si occupa come se fosse la sua badante. L’unica in grado di recare sollievo alla donna è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con la quale si lascia andare a qualche momento di leggerezza e di confidenze intime.
Con l’arrivo della primavera l’intera famiglia è in fermento per il prossimo fidanzamento della primogenita, Marcella (Romana Maggiora Vergano). La giovane spera di convolare a nozze con un bravo ragazzo, proveniente dal ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), liberandosi così dal peso della sua famiglia imbarazzante. Anche Delia ripone le stesse speranza di sua figlia, nonostante abbia accettato per sé la vita che le è toccata, aspira a un matrimonio con un buon partito per sua figlia. Quando le giunge, però, una misteriosa lettera, un forte coraggio nascerà nella donna madre e moglie, determinata a rovesciare quei piani fino ad allora prestabiliti e poter finalmente immaginare un futuro migliore, non soltanto per sé stessa.

C’è ancora domani è un film di genere drammatico del 2023, diretto da Paola Cortellesi, con Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea. Durata 118 minuti. Distribuito da Vision Distribution.

C’è ancora domani, film diretto da Paola Cortellesi e sua opera prima, è ambientato nella seconda metà degli anni ’40 a Roma e racconta la storia di Delia (Paola Cortellesi), sposata con Ivano (Valerio Mastandrea), da cui ha avuto tre figli. La donna riveste esclusivamente i ruoli di moglie e madre e tanto basta per definirla.
La Capitale è divisa in due: da una parte c’è la spinta positiva, data dalla Liberazione; dall’altra, invece, la miseria che la guerra si è lasciata alle spalle. Ivano è il capofamiglia, nonché capo supremo e padrone, che lavora duramente per portare qualche soldo a casa. Non perde mai l’occasione per sottolineare la cosa, talvolta con un tono sprezzante e altre volte affermandolo direttamente tramite l’uso della cinghia. L’unica persona per cui nutre rispetto è quella canaglia di suo padre, noto come il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un anziano rancoroso e spesso tirannico, di cui Delia si occupa come se fosse la sua badante. L’unica in grado di recare sollievo alla donna è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con la quale si lascia andare a qualche momento di leggerezza e di confidenze intime.
Con l’arrivo della primavera l’intera famiglia è in fermento per il prossimo fidanzamento della primogenita, Marcella (Romana Maggiora Vergano). La giovane spera di convolare a nozze con un bravo ragazzo, proveniente dal ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), liberandosi così dal peso della sua famiglia imbarazzante. Anche Delia ripone le stesse speranza di sua figlia, nonostante abbia accettato per sé la vita che le è toccata, aspira a un matrimonio con un buon partito per sua figlia. Quando le giunge, però, una misteriosa lettera, un forte coraggio nascerà nella donna madre e moglie, determinata a rovesciare quei piani fino ad allora prestabiliti e poter finalmente immaginare un futuro migliore, non soltanto per sé stessa.

C’è ancora domani è un film di genere drammatico del 2023, diretto da Paola Cortellesi, con Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea. Durata 118 minuti. Distribuito da Vision Distribution.

C’è ancora domani, film diretto da Paola Cortellesi e sua opera prima, è ambientato nella seconda metà degli anni ’40 a Roma e racconta la storia di Delia (Paola Cortellesi), sposata con Ivano (Valerio Mastandrea), da cui ha avuto tre figli. La donna riveste esclusivamente i ruoli di moglie e madre e tanto basta per definirla.
La Capitale è divisa in due: da una parte c’è la spinta positiva, data dalla Liberazione; dall’altra, invece, la miseria che la guerra si è lasciata alle spalle. Ivano è il capofamiglia, nonché capo supremo e padrone, che lavora duramente per portare qualche soldo a casa. Non perde mai l’occasione per sottolineare la cosa, talvolta con un tono sprezzante e altre volte affermandolo direttamente tramite l’uso della cinghia. L’unica persona per cui nutre rispetto è quella canaglia di suo padre, noto come il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un anziano rancoroso e spesso tirannico, di cui Delia si occupa come se fosse la sua badante. L’unica in grado di recare sollievo alla donna è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con la quale si lascia andare a qualche momento di leggerezza e di confidenze intime.
Con l’arrivo della primavera l’intera famiglia è in fermento per il prossimo fidanzamento della primogenita, Marcella (Romana Maggiora Vergano). La giovane spera di convolare a nozze con un bravo ragazzo, proveniente dal ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), liberandosi così dal peso della sua famiglia imbarazzante. Anche Delia ripone le stesse speranza di sua figlia, nonostante abbia accettato per sé la vita che le è toccata, aspira a un matrimonio con un buon partito per sua figlia. Quando le giunge, però, una misteriosa lettera, un forte coraggio nascerà nella donna madre e moglie, determinata a rovesciare quei piani fino ad allora prestabiliti e poter finalmente immaginare un futuro migliore, non soltanto per sé stessa.