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Killers of the Flower Moon è un film di genere drammatico del 2023, diretto da Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Durata 206 minuti. Distribuito da Un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema, distribuito da 01 Distribution.

Killers of the Flower Moon, film diretto da Martin Scorsese, è tratto dall’omonimo romanzo di David Grann incentrato su quanto accaduto in Oklahoma, nella contea di Osage agli inizi degli anni Venti del Novecento.
In quel periodo sono stati scoperti nella zona diversi giacimenti di petrolio, permettendo a diversi membri della tribù indiana di Osage di arricchirsi molto. Questo nuovo stato di benessere dei nativi americani catturò l’attenzione di moltissimi bianchi, che desiderosi di far soldi con il petrolio, iniziarono a manipolare, estorcere e sottrarre con l’inganno i beni degli Osage. Parallelamente al loro arrivo in zona si sono verificati una serie di omicidi, aventi come vittime proprio alcuni cittadini facoltosi della tribù.
Essendo i morti tutti proprietari di territori in cui è stata rinvenuta la presenza del bramato “oro nero”, l’FBI decide di aprire un’indagine sui decessi sospetti. Il ranger Tom White (Jesse Plemons) viene incaricato di indagare sul caso e scovare il killer autore di tutti questi omicidi. Nelle indagini interviene anche Ernest Burkhart (Leonardo Di Caprio), giovane reduce della Grande Guerra, sposato con l’indiana Mollie (Lily Gladstone).

L’ultima volta che siamo stati bambini è un film di genere commedia del 2023, diretto da Claudio Bisio, con Alessio Di Domenicoantonio e Vincenzo Sebastiani. Durata 106 minuti. Distribuito da Medusa.

L’ultima volta che siamo stati bambini, il film diretto da Claudio Bisio, è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale.
Siamo nell’estate del 1943, quattro bambini, che nonostante i tempi duri che stanno vivendo, mantengono la loro voglia di scoprire il mondo giocando per strada. Sono molto diversi tra di loro, ma ancora non lo sanno.
Italo (Alessio Di Domenicoantonio) è figlio di un ricco Federale, Cosimo (Vincenzo Sebastiani) ha il papà che combatte al confino, Vanda (Carlotta De Leonardis) è un’orfana e Riccardo (Lorenzo McGovern Zaini) è figlio di un’agiata famiglia ebrea. I loro giochi, che simulano la guerra in maniera del tutto innocente, li porta a fare un “patto di sputo” che li rende inseparabili.
Nell’autunno dello stesso anno, Riccardo viene portato in un campo di concentramento insieme ad altri mille ebrei del Ghetto. I suoi amici decidono di onorare il patto andando in missione per convincere i tedeschi a liberarlo. Ad accompagnarli ci sono due adulti, Agnese (Marianna Fontana), suora dell’orfanotrofio in cui vive Vanda, e Vittorio (Federico Cesari), fratello di Italo.
Inizia così un viaggio attraverso l’Italia dilaniata dalla guerra, una storia di spensieratezza e di desiderio di libertà vista dagli occhi dei ragazzini che, guidati dall’incoscienza dell’infanzia, non si arrendono neanche di fronte a una delle pagine più oscure della storia mondiale.

Pronti per un nuovo viaggio? Sta per atterrare la navicella spaziale di Alieno di Vetro che, con un nuovo equipaggio artistico sempre più sinergico e variegato, vi farà scoprire nuovi mondi inesplorati.

“Arte trasforma Arte”, da sempre parola d’ordine della band composta da Enrico Rix Crotti (voce), Beppe Mocci (basso, cori), Iacopo Arrobio (chitarra elettrica) e Francesco Jeff Sgobba (batteria) è ora un vero e proprio spettacolo.

L’intento è quello di contaminare la musica di Alieno di Vetro condividendola con altri artisti: sia musicisti, ma anche interagendo con altre forme d’arte come la danza, il teatro e la pittura. Una sorta di laboratorio artistico dove la sperimentazione si trasforma in uno show originale, coinvolgente e ricco d’emozioni.

La novità di questa edizione è la magica performance delle danzatrici di Arte in Movimento (Alessandra Pomata, Francesca Pace, Roberta Morra, Angela Di Lorenzo, Francesca De Rosa, Giovanna Gennatiempo, Arianna Rosa Brusin) e della straordinaria voce della cantante Gloria Romagnoli.

Completano l’equipaggio: le eclettiche percussioni di Falunaa, la chitarra psichedelica di Jack, la coinvolgente teatralità di Maurizio Pisu e le visioni dipinte da Marco Prato che eseguirà un live painting durante questa originalissima serata che si prospetta ricca di emozioni.

L’evento, patrocinato dalla Città di Giaveno, andrà in scena venerdì 3 novembre al Cinema Teatro San Lorenzo.

L’ingresso è gratuito ad offerta libera, con un contributo minimo di 8 euro. Allacciate le cinture e mettetevi comodi, sta per iniziare un nuovo viaggio fra le stelle, immersi nella musica dell’Alieno di Vetro Art Crew. Il decollo è previsto per le ore 21.

L’ultima volta che siamo stati bambini è un film di genere commedia del 2023, diretto da Claudio Bisio, con Alessio Di Domenicoantonio e Vincenzo Sebastiani. Durata 106 minuti. Distribuito da Medusa.

L’ultima volta che siamo stati bambini, il film diretto da Claudio Bisio, è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale.
Siamo nell’estate del 1943, quattro bambini, che nonostante i tempi duri che stanno vivendo, mantengono la loro voglia di scoprire il mondo giocando per strada. Sono molto diversi tra di loro, ma ancora non lo sanno.
Italo (Alessio Di Domenicoantonio) è figlio di un ricco Federale, Cosimo (Vincenzo Sebastiani) ha il papà che combatte al confino, Vanda (Carlotta De Leonardis) è un’orfana e Riccardo (Lorenzo McGovern Zaini) è figlio di un’agiata famiglia ebrea. I loro giochi, che simulano la guerra in maniera del tutto innocente, li porta a fare un “patto di sputo” che li rende inseparabili.
Nell’autunno dello stesso anno, Riccardo viene portato in un campo di concentramento insieme ad altri mille ebrei del Ghetto. I suoi amici decidono di onorare il patto andando in missione per convincere i tedeschi a liberarlo. Ad accompagnarli ci sono due adulti, Agnese (Marianna Fontana), suora dell’orfanotrofio in cui vive Vanda, e Vittorio (Federico Cesari), fratello di Italo.
Inizia così un viaggio attraverso l’Italia dilaniata dalla guerra, una storia di spensieratezza e di desiderio di libertà vista dagli occhi dei ragazzini che, guidati dall’incoscienza dell’infanzia, non si arrendono neanche di fronte a una delle pagine più oscure della storia mondiale.